12) AMIANTO e FIBRE ARTIFICIALI VETROSE
DESCRIZIONE :
a seguire AMIANTO, nella pagina dedicata FIBRE ARTIFICIALI VETROSE
Recepisce la direttiva CEE 91/382 vietando l’estrazione, la produzione e la commercializzazione dell'amianto. Introduce misure di sostegno per i lavoratori e le imprese. Regola il trattamento e lo smaltimento nonché l’esportazione dell’amianto e dei prodotti che lo contengono.
La legge necessita però dei decreti attuativi che dovranno dettare le procedure operative tramite le quali bonificare dall’amianto tramite le quali poter valutare il grado di rischio in presenza di tali manufatti.
I decreti attuativi definiranno inoltre quali dispositivi di protezione, attrezzature e prodotti utilizzare durante le bonifiche
Decreto Ministeriale 6 settembre 1994
Stabilisce, in attuazione dell’art. 6 della Legge 257/92, i metodi per la rimozione dei manufatti contenenti amianto (allestimento dei cantieri, decompressione, decontaminazione, smaltimento), nonché per il trasporto, il deposito dei rifiuti di amianto in discarica per rifiuti speciali e pericolosi, il trattamento, l’imballaggio e la ricopertura dei materiali contenenti amianto.
Vengono definite le procedure che dovranno essere adottate per la bonifica dall’amianto. Si definiscono inoltre tre tipi di bonifica:
- rimozione, cioè l’asportazione adottando particolari cautele e procedure, dei manufatti contenenti amianto. E’ obbligatoria per i materiali friabili lo diviene nel caso di manufatti in materiale compatto ma danneggiati per più del 10% della propria superficie.
- incapsulamento, il manufatto rimane in sede ma viene creata una barriera fisica tra la sua superficie e l’ambiente esterno tramite l’applicazioni di più strati di una specifica vernice. Le caratteristiche e la composizione della vernice verranno definite con successivo decreto (DM 20/08/1999).
- sovra copertura, il manufatto rimane in sede ma viene creata una barriera fisica tra la sua superficie e l’ambiente esterno tramite la creazione di un setto (es. pannelli, muri, coibentazioni) che occulti e sigilli interamente il manufatto.
Nel Decreto vengono inoltre definiti i criteri di scelta dei Dispositivi di Protezione dall’amianto che dovranno utilizzare gli operatori durante la bonifica ed i metodi di campionamento ed analisi di materiali e ambiente al fine di verificare la presenza di fibre di amianto.
Decreto Ministeriale 20 agosto 1999
Nel decreto vengono ampliate le procedure ed i metodi per gli interventi di bonifica previsti dalla L. 27 marzo 1992, n. 257
Il Decreto dettaglia le procedure che dovranno essere adottate per la bonifica dall’amianto nel caso di navi o unità equiparate.
Inoltre vengono definitivi per i rivestimenti incapsulanti i requisiti prestazionali minimi, i protocolli di applicazione e gli adempimenti che si rendono obbligatori per eseguire correttamente gli interventi di bonifica.
Infine il Decreto prevede la obbligatorietà del Programma di Manutenzione e Controllo nel caso di incapsulamento di un manufatto contenente amianto dato che lo stesso viene mantenuto in sede. Tale Piano dovrà prevedere il controllo periodico dello stato del manufatto e del suo incapsulamento.
D.LGS. 81/2008 (capo III del Titolo IX) articoli 246 e segg.
Il testo disciplina la normativa solo per le attività soggette al DLGS 81/08
I Il testo Unico individua nel Datore di Lavoro il soggetto che ha l’obbligo di accertarsi della presenza di manufatti contenenti amianto
Il Datore di lavoro deve valutare il rischio per i propri lavoratori ed agire in funzione di questo.
E' indicata l’obbligatorietà dell’iscrizione Albo Gestori Ambientali alla categoria 10 per tutti quei soggetti che rimuovono manufatti contenenti amianto.
E' prevista la redazione di un Piano di Lavoro in cui la ditta incaricata della rimozione dei manufatti contenenti amianto indica procedure, attrezzature e personale impiegato nella bonifica.
Silenzio assenso 30 giorni
LINK :
> LIGURIA
- LR 5/2009 - testo
- sito http://www.liguriainformasalute.it
- pagina piano regionale amianto
- pagina stato attuazione piano regionale
- pagina presenza amianto in edifici
- pagina schede di autonotifica
- normativa ed albi
- pagina normativa ed albi 2017
- Notifica e Piano di lavoro :
- circolare del Dirigente Settore Prevenzione 24.09.2012 N.3239 – BUR Liguria 17.10.2012, pag.147 -
- pagina NOTIFICA ASL5 Spezzino
- pagina PIANI DI LAVORO bonifica amianto ASL5 Spezzino
- schede autonotifica rinvenimento
- autonotifica presenza amianto (aggiornamento annuale/triennale rispettivamente per materiali friabili/compatti)
- generalità:
- pagina AMIANTO ASL5 Spezzino
> LOMBARDIA - Valutazione stato conservazione
- DECRETO DIREZIONE GENERALE SANITA' N. 13237 DEL 18/11/2008 APPROVAZIONE DEL "PROTOCOLLO PER LA VALUTAZIONE DELLO
STATO DI CONSERVAZIONE DELLE COPERTURE IN CEMENTO
AMIANTO"
> sito INAIL generalità , schede rinvenimento e periodiche, bando agevolazioni
> altri SITI
- TestoUnicoSicurezza: Piani di rimozione amianto: Decreto L.gs 81/08 - art. 256
- associazioneitalianaespostiamianto.org : OBBLIGHI RELATIVI ALLA PRESENZA DI MATERIALE CONTENENTE AMIANTO NEGLI EDIFICI
> FOCUS
PERICOLOSITÀ.
Le fibre di amianto sono particolarmente piccole e caratterizzate dalla capacità di suddividersi longitudinalmente in fibre ancora più piccole.
In un cm lineare si possono affiancare circa 250 capelli umani, 1300 fibre di nylon e 335.000 fibre di amianto.
Fibre di dimensione minore di 3-4 µm riescono a introdursi in profondità nel sistema respiratorio.
Come già detto le due serie mineralogiche in cui si divide l’amianto sono il Serpentino (Crisotilo) e l’Anfibolo.
Il primo ha fibre di tipo ondulato di dimensioni dell’ordine di 0,75 1,50 µm,
il secondo ha fibre aghiformi di dimensioni 1,50-4,00 µm ed è per la sua struttura più pericoloso e facilmente penetrabile nel nostro organismo.
La resistenza dell’amianto agli acidi ed in genere agli agenti fisici e chimici, che ne ha fatto apprezzare le doti tecnologiche, è anche la causa della pericolosità dell’amianto. Infatti a differenza di altre fibre microscopiche quelle dell’amianto sono bioresistenti e permangono, una volta inalate, nel sistema respiratorio per anni senza che il nostro sistema immunitario riesca ad eliminarle.
Tutte le malattie causate dall’amianto hanno un tempo di incubazione , a partire dal periodo di esposizione all’amianto stesso, elevatissimo 10 anni per l’asbestosi e 20 40 anni per il cancro polmonare.
ANALISI STRUMENTALI DEI VALORI DI AMIANTO AEREODISPERSI
Le tecniche più diffuse sono la microscopia ottica (MOCF e MODC) -misura fibre amianto e non- e quella elettronica (SEM e TDM) -misure fibre amianto-
Si tratta di indagini che vengono effettuate mediante pompe che aspirano una quantità di aria dall’ambiente attraverso un filtro di dimensioni di circa 20 -22 mm, dotato di una porosità tra 0,8 µm ed 1,2 µm (reticolo capace di intrappolare le fibre) che successivamente viene osservato al microscopio.
L’analisi SEM è molto più costosa e questo sia per la preparazione del campione che per il costo di un microscopio elettronico.
In linea generale la MOCF è consigliabile per monitorare l’inquinamento delle aree confinate dei cantiere di bonifica mediante l’analisi dei filtri posti a protezione dei lavoratori addetti. La SEM è sempre consigliabile per le indagini effettuate all’aria aperta, ove la microscopia ottica sarebbe soggetta a rilevanti errori, e negli ambienti di lavoro dove la presenza di fibre si ritiene minima. In ogni caso anche per tali ambienti è possibile concepire una indagine estesa in MOCF seguita da una in SEM più mirata e relativa ai soli ambienti in cui la MOCF ha fornito dati critici
Limite di contaminazione ex DM 06/09/94
- microscopia elettronica 2ff/l di aria aspirata
- microscopia ottica i 20 ff/l.
- Nel caso ci si riferisca a lavoratori impegnati nella bonifica dell’amianto il limite è di 0,1 ff/cm3 e cioè di 100 ff/litro su una media di otto ore misurato in MOCF.
CONFINAMENTO
è rappresentato dal polietilene di separazione dell’area di rimozione dalla restante parte del cantiere. È sostanzialmente una sigillatura effettuata con polietilene, nastro adesivo e poliuretano espanso.
è un sistema di depressione generato dagli estrattori d’aria. Tale flusso garantisce un ricambio di aria interno ed una riduzione della concentrazione di fibre di amianto presenti nell’area di lavoro. L’aria aspirata deve essere espulsa al di fuori dell’edificio. L’aria estratta, prima di essere espulsa, deve essere filtrata con filtri ad alta efficienza in modo da evitare qualsiasi fuoriuscita di fibre di amianto anche durante i percorsi di entrata ed uscita dal cantiere.
PAVIMENTI
Il linoleum è un pavimento realizzato con materie prime di origine naturali quali farina di legno, olio di lino, farina di sughero….Il linoleum naturale autentico NON contiene amianto
Pavimenti simili al linoleum contenenti amianto sono quelli in vinil-amianto. La produzione dei pavimenti in vinil amianto avviene miscelando cariche inerti, PVC e grosse quantità di amianto
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