STRUTTURE  - NORME TECNICHE COSTRUZIONI

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DESCRIZIONE : 


 La disciplina tecnica è inserita nel DM 18/1/2018 (G.U. 20/2/18) ed entra in vigore il 22/3/18, previgente era il DM 14/1/2008 (GU 29 del 4/2/08 suppl.30) di approvazione delle NORME TECNICHE DELLE COSTRUZIONI (vedi  legislazionetecnica.it  NN16425).  

Vedi anche regole tecniche alla pagina legislazionetecnica.it n.AR1502

Vedi per comodità di consultazione sito acca.it 



Sulla Gazzetta Ufficiale n. 47 del 26 febbraio 2009 – Suppl. Ordinario n. 27 è stata pubblicata la Circolare 2 febbraio 2009 n.617 (Gazzetta Ufficiale n. 47 del 26 febbraio 2009) contenente le Istruzioni per l’applicazione delle “Nuove norme tecniche per le costruzioni” riferite al DM 2008 , utilizzabile per quanto applicabile fino al 11.02.19 , a seguito della pubblicazione in GU della circolare  n.7 del 21.1.19 (legislazionetecnica.it  NN16894)



Con circolare 3187 del 20/3/18,   relativa a  prima applicazione del DM gennaio 2018 alle procedure  autorizzative e di qualificazione del Servizio Tecnico Centrale del Ministero Infrastrutture, è chiarito che nelle more della nuova circolare si applica la circolare 617/2009  (legislazionetecnica del 22.3.18)

- dato che i paragrafi 8.5.3 ed 11.2.2 del D.M. 17/01/2018 attribuiscono ai laboratori di cui all’art. 59 del D.P.R. 380/2001 la competenza ad effettuare il prelievo dei campioni sulle strutture esistenti nonché i carotaggi per il controllo della resistenza del calcestruzzo in opera, si chiarisce in primo luogo che sono al momento autorizzati a tali attività gli stessi laboratori di prova sui materiali autorizzati ai sensi della Circolare 7617/2010. Altresì si chiarisce che le disposizioni si riferiscono unicamente alle prove distruttive, e non invece alle prove non distruttive da effettuarsi sulle strutture esistenti ai sensi del capitolo 8 del D.M. 17/01/2018 o in fase di accettazione da parte del Direttore dei lavori nei casi di cui al paragrafo 11.2.6 dello stesso D.M. 17/01/2018;

- dato che il paragrafo 11.2.5.3 del D.M. 17/01/2018 stabilisce che le prove a compressione vanno eseguite entro 45 giorni dalla data del prelievo, e che in caso di mancato rispetto di tali termini le prove vanno integrate da quelle riferite al controllo della resistenza del calcestruzzo in opera, si chiarisce in che modo debbano operare i laboratori per evidenziare il rispetto di tali disposizioni, nonché di quelle di cui al paragrafo 11.2.4 del D:M. 17/01/2018, ove si richiamano le stesse procedure nei casi in cui la differenza tra le resistenze a compressione dei due provini di un prelievo sia superiore al 20% del valore inferiore;
 

-  precedenti circolari relative ad attività laboratori e certificazioni (legislazionetecnica.it del 22.3.18)

Circolare CSLP 4179/2014 (prove sui materiali)   -  legislazionetecnica.it NN16487

Decreto CSLP 213/2015 (Organismi di certificazione calcestruzzo confezionato) -  legislazionetecnica.it NN16488

Circolare MIT 7617/2010 (laboratori prove sui materiali) -  legislazionetecnica.it  NN10377




LINK  :


 

> normative tecniche applicabili  oltre alle NTC 2018

in base al richiamo effettuato dal capitolo 1 del D.M. 17/01/2018, terzo capoverso, nel capitolo 12 del medesimo D.M. 17/01/2018 si dispone che, per quanto non diversamente specificato, si intendono coerenti con i principi alla base della stessa, le indicazioni riportate nei seguenti documenti:

- Eurocodici strutturali pubblicati dal CEN, con le precisazioni riportate nelle Appendici Nazionali (si veda il paragrafo precedente);

- norme UNI EN armonizzate i cui riferimenti siano pubblicati su Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea (per l’elenco aggiornato si veda Norme armonizzate e Valutazione tecnica europea per i prodotti da costruzione);

- norme per prove su materiali e prodotti pubblicate dall’UNI (per l’elenco aggiornato si veda Compendio delle Norme UNI e CEI per l'Edilizia Capitolo 4/7 - Strutture portanti).

- riferimenti di comprovata validità:

1) istruzioni del Consiglio superiore dei lavori pubblici;

2) linee guida del Servizio tecnico centrale del Consiglio superiore dei lavori pubblici;

3) linee guida per la valutazione e riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale e successive modificazioni, emanate dal Ministero per i beni e le attività culturali, previo parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici sul documento stesso;

- istruzioni e documenti tecnici del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR).

- Per quanto non trattato nelle NTC 2018 o nei documenti di comprovata validità sopra elencati, possono essere utilizzati anche altri codici internazionali; in questi casi sarà responsabilità del progettista garantire espressamente livelli di sicurezza coerenti con quelli delle NTC 2018. 


- Testi Consiglio Superiore LLPP e CNR (vedi link seguenti a legislazionetecnica.it):

 
  

1) Istruzioni e linee guida del Consiglio superiore dei lavori pubblici


decreto 1-2019

MATERIALI COMPOSITI FIBRORINFORZATI A MATRICE INORGANICA (FRCM) -  (legislazionetecnica.it)

Istruzioni CSLP 26/09/2017 (Vai al testo R)

Approvazione di aggiornamenti delle Linee Guida per la messa in opera e per la valutazione delle caratteristiche meccaniche del calcestruzzo indurito.

Istruzioni CSLP 20/04/2017 (Vai al testo R)

Qualificazione di gabbioni e reti metalliche ad uso strutturale.

Istruzioni CSLP 09/07/2015 (Vai al testo R)

Linee guida per l’identificazione, la qualificazione ed il controllo di accettazione di composti fibrorinforzati a matrice polimerica (FRP) da utilizzarsi per il consolidamento di costruzioni esistenti.

Istruzioni CSLP 02/07/2013 (Vai al testo R)

Linee Guida per la certificazione di idoneità tecnica all'impiego e l'utilizzo di prodotti in rete metallica a doppia torsione.

Istruzioni CSLP 22/06/2012 (Vai al testo R)

Valutazione della vulnerabilità e interventi per le costruzioni ad uso produttivo in zona sismica.

Istruzioni CSLP 13/03/2012 (Vai al testo R)

Linee Guida per la certificazione dell'idoneità tecnica all'impiego di materiali e prodotti innovativi in legno per uso strutturale.

Istruzioni CSLP 22/12/2011 (Vai al testo R)

Linea guida per la certificazione di idoneità tecnica dei tiranti di ancoraggio per uso geotecnico di tipo attivo.

Istruzioni CSLP 17/06/2011 (Vai al testo R)

Linea Guida per la certificazione dell'idoneità tecnica dei sistemi di precompressione a cavi post-tesi.

Istruzioni CSLP 07/06/2011 (Vai al testo R)

Linee guida per l’utilizzo di travi tralicciate in acciaio conglobate nel getto di calcestruzzo collaborante e procedure per il rilascio dell'autorizzazione all'impiego.

Istruzioni CSLP 10/02/2011 (Vai al testo R)

Linee guida per sistemi costruttivi a pannelli portanti basati sull’impiego di blocchi cassero e calcestruzzo debolmente armato gettato in opera.

Istruzioni CSLP 24/07/2009 R)

Linee guida per la progettazione, l’esecuzione ed il collaudo di interventi di rinforzo di strutture di c.a., c.a.p. e murarie mediante FRP.

Istruzioni CSLP 28/01/2009 (Vai al testo R)

Linee guida per il rilevamento della vulnerabilità degli elementi non strutturali nelle scuole.

Istruzioni CSLP 07/02/2003 (Vai al testo R)

Linee guida per la produzione, il trasporto e il controllo del calcestruzzo preconfezionato.

Istruzioni CSLP 01/07/2001 (Vai al testo R)

Linee guida sul calcestruzzo strutturale ad alta resistenza.

Istruzioni CSLP 01/12/1996 (Vai al testo R)

Linee guida sul calcestruzzo strutturale.

  


2) Linee guida per la valutazione e riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale


Dir. P.C.M. 09/02/2011

Valutazione e riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale con riferimento alle Norme tecniche per le costruzioni di cui al decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti del 14 gennaio 2008.

  


3) Istruzioni e documenti tecnici del Consiglio nazionale delle ricerche


Norma CNR DT 213/2015 (Visualizza PDF )

Istruzioni per la valutazione della sicurezza strutturale di ponti stradali in muratura.

Norma CNR DT 211/2014 (Visualizza PDF )

Istruzioni per la progettazione, l’esecuzione ed il controllo delle pavimentazioni di calcestruzzo.

Norma CNR DT 212/2013 (Visualizza PDF )

Istruzioni per la valutazione affidabilistica della sicurezza sismica di edifici esistenti.

Norma CNR DT 200 R1/2013 (Visualizza PDF )

Istruzioni per la progettazione, l’esecuzione ed il controllo di interventi di consolidamento statico mediante l’utilizzo di compositi fibrorinforzati. Materiali, strutture di c.a. e di c.a.p., strutture murarie.

(Per la precedente versione del 2004 si veda Visualizza PDF )

Norma CNR DT 210/2013 (Visualizza PDF )

Istruzioni per la progettazione, l’esecuzione ed il controllo di costruzioni con elementi strutturali di vetro.

Norma CNR DT 209/2013 (Visualizza PDF )

Studi preliminari finalizzati alla redazione di Istruzioni per l’impiego di calcestruzzi ad alte prestazioni.

Norma CNR DT 208/2011 (Visualizza PDF )

Istruzioni per la progettazione, l’esecuzione ed il controllo di strutture di alluminio.

Norma CNR DT 207/2008 (Visualizza PDF )

Istruzioni per la valutazione delle azioni e degli effetti del vento sulle costruzioni.

Norma CNR DT 206/2007 (Visualizza PDF )

Istruzioni per la progettazione, l’esecuzione ed il controllo delle strutture di legno.

Norma CNR DT 205/2007 (Visualizza PDF )

Istruzioni per la progettazione, l’esecuzione ed il controllo di strutture realizzate con profili sottili pultrusi di materiale composito fibrorinforzato (FRP).

Norma CNR DT 204/2006 (Visualizza PDF )

Istruzioni per la progettazione, l’esecuzione ed il controllo di strutture di calcestruzzo fibrorinforzato.

Norma CNR DT 203/2006 (Visualizza PDF )

Istruzioni per la progettazione, l’esecuzione ed il controllo di strutture di calcestruzzo armato con barre di materiale composito fibrorinforzato.

Norma CNR DT 202/2005 (Visualizza PDF )

Studi preliminari finalizzati alla redazione di istruzioni per interventi di consolidamento statico di strutture metalliche mediante l’utilizzo di compositi fibrorinforzati.

Norma CNR DT 201/2005 (Visualizza PDF )

Studi preliminari finalizzati alla redazione di istruzioni per interventi di consolidamento statico di strutture lignee mediante l’utilizzo di compositi fibrorinforzati.


focus:



  > capitolo 2 NTC 2018sicurezza e prestazioni attese

vita nominale

 - classi uso

periodi di riferimento


> capitolo 3 NTC 2018Azioni sismiche

azioni sismiche

stati limite

probabilità di superamento

categorie di sottosuolo

categorie topografiche


> capitolo 8 NTC 2018 -  costruzioni esistenti 

8.3 VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA

La V.S. di una struttura esistente è un procedimento quantitativo, volto a determinare l’entità delle azioni che la struttura è in grado di sostenere con il livello di sicurezza minimo richiesto dalla presente normativa.  

La V.S., argomentata con apposita relazione, deve permettere di stabilire se: 

– l’uso della costruzione possa continuare senza interventi; 

– l’uso debba essere modificato (declassamento, cambio di destinazione e/o imposizione di limitazioni e/o cautele nell’uso); 

– sia necessario aumentare la sicurezza strutturale, mediante interventi.

Qualora le circostanze di cui ai punti precedenti riguardino porzioni limitate della costruzione, la V.S. potrà essere effettuata anche solo sugli elementi interessati e su quelli con essi interagenti, tenendo presente la loro funzione nel complesso strutturale, posto che le mutate condizioni locali non incidano sostanzialmente sul comportamento globale della struttura

Nella V.S., da effettuarsi ogni qual volta si eseguano interventi strutturali di miglioramento o adeguamento di cui al § 8.4, il progettista dovrà esplicitare in un’apposita relazione, esprimendoli in termini di rapporto fra capacità e domanda, i livelli di sicurezza precedenti all’intervento e quelli raggiunti con esso

La V.S. e la progettazione degli interventi sulle costruzioni esistenti potranno essere eseguite con riferimento ai soli SLU, salvo che per le costruzioni in classe d’uso IV, per le quali sono richieste anche le verifiche agli SLE specificate al § 7.3.6

Per la combinazione sismica le verifiche agli SLU possono essere eseguite rispetto alla condizione di salvaguardia della vita umana ( SLV) o, in alternativa, alla condizione di collasso (SLC), secondo quanto specificato al § 7.3.6

Nelle verifiche rispetto alle azioni sismiche il livello di sicurezza della costruzione è quantificato attraverso il rapporto (]E) tra l'azione sismica massima sopportabile dalla struttura e l’azione sismica massima che si utilizzerebbe nel progetto di una nuova costruzione; l'entità delle altre azioni contemporaneamente presenti è la stessa assunta per le nuove costruzioni, salvo quanto emerso riguardo ai carichi verticali permanenti a seguito delle indagini condotte (di cui al § 8.5.5) e salvo l’eventuale adozione di appositi provvedimenti restrittivi dell’uso della costruzione e, conseguentemente, sui carichi verticali variabili

8.4. CLASSIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI 

Si individuano le seguenti categorie di intervento: 

– interventi di riparazione o locali: interventi che interessino singoli elementi strutturali e che, comunque, non riducano le condizioni di sicurezza preesistenti

8.4.1. RIPARAZIONE O INTERVENTO LOCALE Gli interventi di questo tipo riguarderanno singole parti e/o elementi della struttura. 

Essi non debbono cambiare significativamente il comportamento globale della costruzione e sono volti a conseguire una o più delle seguenti finalità: 

– ripristinare, rispetto alla configurazione precedente al danno, le caratteristiche iniziali di elementi o parti danneggiate; 

– migliorare le caratteristiche di resistenza e/o di duttilità di elementi o parti, anche non danneggiati; 

– impedire meccanismi di collasso locale; 

– modificare un elemento o una porzione limitata della struttura

– interventi di miglioramento: interventi atti ad aumentare la sicurezza strutturale preesistente, senza necessariamente raggiungere i livelli di sicurezza fissati al § 8.4.3; 

8.4.2. INTERVENTO DI MIGLIORAMENTO La V.S. e il progetto di intervento dovranno essere estesi a tutte le parti della struttura potenzialmente interessate da modifiche di comportamento, nonché alla struttura nel suo insieme. 

Per la combinazione sismica delle azioni, il valore di ]E può essere minore dell’unità. 

A meno di specifiche situazioni relative ai beni culturali, 

- per le costruzioni di classe III ad uso scolastico e di classe IV il valore di ]E, a seguito degli interventi di miglioramento, deve essere comunque >=0,6

- per le rimanenti costruzioni di classe III e per quelle di classe II il valore di ]E, sempre a seguito degli interventi di miglioramento, deve essere incrementato >= 0,1. 

– interventi di adeguamento: interventi atti ad aumentare la sicurezza strutturale preesistente, conseguendo i livelli di sicurezza fissati al § 8.4.3. 

8.4.3. INTERVENTO DI ADEGUAMENTO L’intervento di adeguamento della costruzione è obbligatorio quando si intenda: 

a) sopraelevare la costruzione -  ]E >= 1,0

b) ampliare la costruzione mediante opere ad essa strutturalmente connesse e tali da alterarne significativamente la risposta - ]E >= 1,0

c) apportare variazioni di destinazione d’uso che comportino incrementi dei carichi globali verticali in fondazione superiori al 10% -  ]E >= 0,8

d) effettuare interventi strutturali volti a trasformare la costruzione mediante un insieme sistematico di opere che portino ad un sistema strutturale diverso dal precedente; nel caso degli edifici, effettuare interventi strutturali che trasformano il sistema strutturale mediante l’impiego di nuovi elementi verticali portanti su cui grava almeno il 50% dei carichi gravitazionali complessivi riferiti ai singoli piani -  ]E >= 1,0

e) apportare modifiche di classe d’uso che conducano a costruzioni di classe III ad uso scolastico o di classe IV. In ogni caso, il progetto dovrà essere riferito all’intera costruzione e dovrà riportare le verifiche dell’intera struttura post-intervento, secondo le indicazioni del presente capitolo -  ]E >= 0.8



rif. "adeguamento"  -  circolare 617/2009  punto 8.4.1 comma 2 secondo periodo: " Non è, in generale, necessario il soddisfacimento delle prescrizioni sui dettagli costruttivi (per esempio armatura minima, passo delle staffe, dimensioni minime di travi e pilastri, ecc.) valide per le costruzioni nuove, purché il Progettista dimostri che siano garantite comunque le prestazioni in termini di resistenza, duttilità e deformabilità previste per i vari stati limite"


...ancorchè il concetto di adeguamento sembrerebbe individuare la necessità del rispetto di tutte le norme indicate dalle NTC...

il punto 8.3 delle ntc .... per la combinazione sismica le verifiche agli SLU possono essere eseguite rispetto alla condizione di salvaguardia della vita umana (SLV) o, in alternativa, alla condizione di collasso (SLC), secondo quanto specificato al § 7.3.6 ...

... la tabella 7.3.III del paragrafo 7.3.6  individua, in funzione delle CU,  i termini delle verifiche...

Le verifiche degli elementi strutturali primari (ST) si eseguono, come sintetizzato nella tabella 7.3.III, in dipendenza della Classe d’Uso (CU): 

- nel caso di comportamento strutturale non dissipativo, in termini di rigidezza (RIG) e di resistenza (RES), senza applicare le regole specifiche dei dettagli costruttivi e della progettazione in capacità; 

- nel caso di comportamento strutturale dissipativo, in termini di rigidezza (RIG), di resistenza (RES) e di duttilità (DUT) (quando richiesto), applicando le regole specifiche dei dettagli costruttivi e della progettazione in capacità. 

Le verifiche degli elementi strutturali secondari si effettuano solo in termini di duttilità. Le verifiche degli elementi non strutturali (NS) e degli impianti (IM) si effettuano in termini di funzionamento (FUN) e stabilità (STA)

7.3.6.1  ... in SLV si verifica a RES, secondo quanto previsto 

La capacità in resistenza delle membrature e dei collegamenti è valutata in accordo con le regole contenute nei capitoli precedenti, integrate dalle regole di progettazione definite di volta in volta nei successivi paragrafi. 

Per le strutture a comportamento dissipativo, la capacità delle membrature è calcolata con riferimento al loro comportamento ultimo , come definito di volta in volta nei successivi paragrafi. 

Per le strutture a comportamento non dissipativo, la capacità delle membrature è calcolata con riferimento al loro comportamento elastico o sostanzialmente elastico, come definito di volta in volta nei successivi paragrafi



> MATERIALI SPECIALI

  > CALCESTRUZZO FIBRORINFORZATO (FRC)
      > sito acca.it

  >  MATERIALI COMPOSITI FIBRORINFORZATI A MATRICE INORGANICA (FRCM)
     Sono intonaci strutturali armati con leganti cementizi e reti in fibra di carbonio C-NET, di vetro G-NET, di basalto B-NET e in acciaio galvanizzato ad altissima resistenza STEEL-NET(SRG)
      > quaderno tecnico applicativo sistema armatex 
      > sito nord resine -  depliant

  > MATERIALI COMPOSITI FIBRORINFORZATI A MATRICE POLIMERICA (FRP)

    È un sistema di consolidamento strutturale  che utilizza prodotti laminati pultrusi, tessuti unidirezionali o bidirezionali, in matrice polimerica termoindurente  

      > quaderno tecnico applicativo sistema armatex

      > sito nord resine - depliant 

 


> INIZIO LAVORI EX DPR 380/2001

A riguardo dell’inizio dei lavori possiamo osservare - come precisato dalla Circolare esplicativa 11951/1974 del Ministero dei lavori pubblici (link legislazionetecnica.it) - che per esso si intende l’effettivo inizio di realizzazione delle strutture o parte di esse  , con esclusione pertanto dei lavori preliminari e accessori, quali preparazione ed allestimento del cantiere, esecuzione di scavi di sbancamento, a sezione ed altro  


> OPERE DI INTERESSE STATALE


La normativa applicabile in materia sismica per OPERE INFRASTRUTTURALI sono gli  artt. 17 e 18 della L.64/74, atteso che il dpr 380/01, giusto comma 1 art.1, disciplina la materia edilizia e non le infrastrutture (giusto parere Consiglio di Stato num. 72 del 19/2/2016).

Visto l'art.93 del dlgs 112/98 le competenze in materia di opere infrastrutturali (L.64/74) di interesse nazionale (d.lgs 112/98) sono STATALI

Le OPERE EDILIZIE ancorchè realizzate da enti statali invece, ed anche se correlate  alle opere dichiarate di interesse nazionale con legge statale, ma non strettamente comprese in queste, sono soggette alla ordinaria normativa in materia ( dpr 380/01)

In sede locale vedi  nota Provincia della Spezia n.5473 del 22/2/18 (rete autostradale) e Regione Liguria num.25499 del 25/1/18


In particolare per le LINEE ELETTRICHE AEREE ESTERNE si applica la   Legge 339/1986  ... al fine di garantire la sicurezza e la stabilita' delle strutture e di evitare pericoli per la pubblica incolumita', la progettazione, l'esecuzione e l'esercizio delle linee elettriche aeree esterne, comprese quelle poste in zone sismiche, devono conformarsi ad apposite norme tecniche da emanarsi...La vigilanza sulla esecuzione delle prescrizioni della presente legge e delle norme tecniche di cui al precedente articolo 2 compete agli organi del Ministero dei lavori pubblici...

Con DM 21/3/88 è stata approvata la norma tecnica (gu 79 del 5/4/88)  che riporta ..La verifica e la vigilanza tecnica ed amministrativa sulla esecuzione delle prescrizioni delle presente norme sono affidate esclusivamente, anche per le zone sismiche, alle Amministrazioni che hanno competenza autorizzativa, ai sensi delle vigenti leggi, alla costruzione ed all'esercizio degli elettrodotti

Il Consiglio di Stato sez.IV n.1526/2008 del 10.4.08 ribadisce la competenza del CEI nella determinazione delle norme tecniche in materia di linee elettriche aeree